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Reddito di cittadinanza domanda | Dove trovare il modulo Inps


Ma dove è possibile trovare il modulo sul portale dell’istituto di previdenza? Questo è disponibile accedendo alla sezione Tutti i moduli;  Le domande, che possono essere inoltrate online presentate recandosi alle Poste o compilate con l’ausilio di Caf e patronati. Se si vuole ottenere il RdC ad aprile, mese di partenza della nuova misura, è necessario presentare la propria domanda dal 6 al 31 marzo 2019. Per tornare alle istruzioni su come presentare la domanda, sul sito dell’istituto previdenziale sono stati caricati tre moduli, identificati con la sigla SR180, SR181 e SR182. Ciascun modulo è preceduto da una introduzione. Qui tutte le informazioni utili.


Reddito di cittadinanza domanda | Come si presenta


Si legge sul sito che la domanda per il RdC può essere presentata telematicamente attraverso questo sito Le informazioni contenute nella domanda, una volta trasmessa, vengono comunicate all’Inps entro dieci giorni lavorativi dalla richiesta. L’istituto poi, entro i successivi 5 giorni, verifica il possesso dei requisiti sulla base delle informazioni disponibili nei propri archivi e in quelle delle amministrazioni collegate e, in caso di esito positivo, riconosce il beneficio che sarà erogato attraverso la RdC Card  Oltre all’acquisto di beni e servizi di base, essa consente di effettuare prelievi di contante entro un limite mensile non superiore a 100 euro per i nuclei familiari composti da un singolo individuo (incrementata in base al numero di componenti il nucleo) ed effettuare un bonifico mensile in favore del locatore indicato nel contratto di locazione o dell’intermediario che ha concesso il mutuo.
È vietato l’utilizzo del beneficio per il gioco d’azzardo. Ai beneficiari della Carta sono estese le agevolazioni relative alle tariffe elettriche e quelle riguardanti la compensazione per la fornitura di gas naturale riconosciute alle famiglie economicamente svantaggiate. Il beneficio deve essere fruito entro il mese successivo a quello di erogazione. L’importo non speso o non prelevato viene sottratto nella mensilità successiva, nei limiti del 20 per cento del beneficio erogato. Fanno eccezione gli importi ricevuti a titolo di arretrati. È prevista inoltre la decurtazione dalla Carta degli importi complessivamente non spesi o non prelevati nei sei mesi precedenti, ad eccezione di una mensilità. Le modalità di monitoraggio e verifica della fruizione del beneficio e delle eventuali decurtazioni saranno definite con un decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. Il meccanismo, che inizialmente prevedeva un attento controllo dello Stato al fine di operare un monitoraggio costante sulle modalità in cui viene speso il sussidio, ha però subito delle modifiche con il passaggio in Senato del “decretone” e con il via libera da parte di Palazzo Madama. Per una questione di privacy, infatti, il controllo sulle singole spese non verrà effettuato, ma solo quello sull’importo speso mensilmente. In quanto al commerciante, a lui arriverà il rimborso della spesa il giorno stesso dell’acquisto.